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SPID: identità pseudonime mercoledì 5 luglio 2023

Posted by andy in Uncategorized.
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Viviamo in un tempo in cui la profilazione delle persone viene definita come il petrolio del terzo millennio.

Le multinazionali ed i malintenzionati costruiscono colossali banche dati di profili di utenti rastrellando dati (scraping) da ogni tipo di social network, anche utilizzando le API offerte (in genere a pagamento) dai social stessi.

Sarebbe possibile limitare sensibilmente queste pratiche consentendo agli utenti di creare dei profili pseudonimi basati su SPID (o CIE, o altro) consentendo di creare delle identità pseudonime associate alla propria identità ufficiale.

Il principio sarebbe esattamente equivalente a quello delle carte di credito virtuali create ad hoc per i pagamenti online.

Mentre per le carte di credito virtuali lo scopo è non esporre la propria carta reale, che potrebbe essere utilizzata per addebiti, l’identità pseudonima avrebbe lo scopo di non esporre la propria identità reale (e-mail, codice fiscale, dati personali, etc.) che potrebbe consentire di ricostruire il profilo della singola persona riconciliando i suoi dati utilizzati su siti diversi.

La pratica può essere osteggiata perché diviene complesso in caso di indagine identificare i diversi profili utilizzati da un utente su piattaforme diverse senza un mandato (e purtroppo per alcuni anche poter tracciare le fonti utilizzate dai giornalisti).

D’altra parte ogni identità così creata sarebbe immediatamente riconciliabile con tutte le altre (previo mandato dell’autorità) accedendo all’identità reale partendo da un’identità pseudonima.

Ai fini delle garanzie per la Privacy, in ogni caso, non dovrebbe essere consentito ottenere tutte le identità pseudonime associate ad un’identità reale: deve essere consentita soltanto la traduzione inversa: da pseudonima a reale.

L’implementazione potrebbe essere relativamente semplice, consentendo la creazione di una identità con nome, cognome, data di nascita, codice fiscale, etc. associati alla propria identità SPID.
L’indirizzo di e-mail dovrebbe essere fornito dall’utente, basandosi su servizi di e-mail relay, come quello di Firefox ed altri.

L’iniziativa dovrebbe ottenere tutto il supporto da parte dell’Autorità Garante per la Privacy, favorendo la protezione della Privacy delle persone.
L’ostacolo principale lo si potrebbe trovare in caso di indagine, in quanto complicherebbe non poco l’OSINT (Open Source Intelligence).

Vantaggi: di sistemi analoghi è pieno il Web, con provider che offrono la creazione di account di posta elettronica privati e crittografati.
La differenza starebbe nella certificazione dell’identità: qualunque sito che volesse essere certo che l’account che viene utilizzato non è un account fake, avrebbe la certezza che dietro all’account pseudonimo vi è certamente un account reale e verificato da un’Autorità garante.