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Spettacolare! Ecco il diritto all’oblio (alla -1)! venerdì 30 Maggio 2014

Posted by andy in privacy.
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Leggo la notizia dell’apertura di Google al diritto all’oblio.

Ovviamente non poteva rifiutare un trattamento delle informazioni degli utenti conforme alla normativa europea, pena l’essere sfrattata dai territori dell’unione.

Gli aspetti che hanno dello sensazionale direi che sono due:

  1. Google rimuoverà i collegamenti indesiderati (occorre quindi elencarli tutti), ma non parla di rimuovere i contenuti;
  2. per rimuovere tali collegamenti, Google si farà dare una serie di informazioni che ancora non possiede:
    • le proprie generalità reali (così potrà associare gli account, anche non identificativi, a delle identità reali);
    • una copia CHIARA E LEGGIBILE del documento di identità (così lo potrà associare alla nostra identità in Rete, ormai non più pseudonima);
    • nel caso si agisca per conto di un terzo, verrà stabilita una relazione di autorità legale tra richiedente e titolare delle pagine da rimuovere;
    • per ogni URL, dovrà essere fornita una chiara motivazione, di fatto aggiungendo un livello semantico al contenuto;

NOTA: il documento d’identità verrà rimosso dopo un mese dopo la chiusura della pratica, << a meno dei casi previsti dalla legge>>

Qui il modulo di richiesta: https://support.google.com/legal/contact/lr_eudpa?product=websearch

Internet fast lanes giovedì 15 Maggio 2014

Posted by andy in Internet e società.
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Da tempo in America si sta dibattendo sulla liceità di prevedere una ‘Internet a due velocità’.

In sostanza, si tratta di consentire a chi paga di avere più banda da e verso i propri servizi, privilegiandoli rispetto a quelli della concorrenza.

L’interesse commerciale è evidente: se ho un sito di streaming video che ‘funziona meglio’ di quelli della concorrenza, più utenti accederanno al mio piuttosto che agli altri.

La FCC americana (Federal Communications Commission) da tempo è stata chiamata ad esprimersi, ed è dibattuta tra l’interesse delle lobby e l’opinione pubblica (e non solo) che paventa (e non a torto) la fine di Internet come la conosciamo.

Sono al vaglio molte opzioni su come garantire o meno la neutralità della Rete, e su come trovare soluzioni di mediazione.

La cosa interessante e buffa allo stesso tempo è che alcune aziende hanno iniziato a limitare pesantemente tutto il traffico da e verso i siti della FCC a scopo dimostrativo, chiedendo che questa paghi un canone annuale per poter disporre della banda che viene concessa anche agli altri utenti.

Non ho tuttavia trovato da nessuna parte considerazioni sul fatto che la perdita della net neutrality andrebbe, direttamente o indirettamente, comunque a danneggiare il cittadino.

Visto che la banda non è una risorsa infinita, qualsiasi ‘corsia preferenziale’ penalizza tutti gli altri utenti.

Se avete una strada a due corsie, ed una la riservate soltanto al 5% delle auto, il restante 95% delle auto dovrà circolare su una corsia sola.

E questo implica che qualsiasi corsia preferenziale in Rete penalizzerebbe, tra l’altro, anche i siti governativi, servizi di emergenza, e così via, che hanno l’obbligo istituzionale di fornire i propri servizi ai cittadini, e quindi in ultima istanza i cittadini stessi.

In alternativa, anche i siti governativi potrebbero pagare il proprio ‘pedaggio’ per non rimanere penalizzati, e per farlo dovrebbero aumentare le tasse ai cittadini, quindi penalizzandoli anche in questo caso.