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No-Vax, No-Mask, No-* e la Cultura dell’Ignoranza giovedì 15 luglio 2021

Posted by andy in COVID-19, pensieri, Politica, tecnologia.
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Prima che sorgano fraintendimenti tra ciò che intendo significare e ciò che il lettore vorrà capire, è doverosa una precisazione.

Con ‘ignoranza’ (o ‘ignorante’ se mi riferisco ad una persona) non intendo offendere nessuno.

Utilizzo questo termine nella sua accezione più pura e non offensiva: il termine deve essere letto esattamente come ‘mancanza di conoscenza’ / ‘mancanza di informazione’.

Il fatto che una persona non sia informata su un argomento può dipendere da molte cause, esterne o interne.

Una persona può non avere cognizione di qualcosa in quanto non l’ha studiata, perché non ha sufficienti competenze per comprenderla, o semplicemente perché non gli è mai capitato di incontrare l’argomento per poterlo approfondire.

Esiste tuttavia un altro caso, e cioè quello in cui una persona sia venuta a conoscenza di un argomento, ma scientemente e deliberatamente si rifiuti di analizzarne il contenuto per verificarne le conclusioni, non accettandole per partito preso.

Veniamo ora al tema di questo post: con qualche breve esempio intendo dimostrare che la non accettazione di cose come i vaccini e l’utilizzo delle mascherine in periodo di pandemia derivano da una cultura di superficialità che abbiamo costruito negli ultimi decenni.

Il motivo? È semplice: una persona che prende per vere delle affermazioni senza verificarle è una persona che più facilmente voterà colui che diffonderà lo slogan migliore, avrà il poster più grande, o semplicemente prometterà cose che non potrà mantenere.

Una persona così è anche più facilmente condizionabile dal mercato, perché sarà più facile da convincere che è migliore il prodotto di un’azienda invece che di un’altra, anche se non è realmente il migliore.

La superficialità è energeticamente economica, perché consente di non spendere tempo e fatica a documentarsi, studiare e comprendere.

Per poterlo fare occorre naturalmente non accettare il metodo scientifico, che in sostanza è quello che fa delle ipotesi e descrive come riprodurne e verificarne gli effetti.

A meno di teorie migliori, quelle scientifiche non possono essere confutate mediante controesempi.

E vengo alla chiusa di questo mio post: a meno che i no-vax / no-mask / no-* vivano ancora nelle caverne, sono degli incoerenti, in quanto accettano ed utilizzano la scienza quando gli fa comodo, ma la confutano quando dimostra cose che non sono in linea con le idee che gli sono state propinate.

Sarei curioso di sapere quanti no-vax affidano quotidianamente la propria vita alla scienza, che è quella che ha portato alla realizzazione, per esempio, dell’ABS; ogni frenata in automobile è controllata da un chip, alimentato a corrente.

Chissà se i no-vax non mangiano gelati, e non utilizzano il frigorifero per conservare i cibi: eppure in Italia per avere temperature inferiori allo zero occorre portarsi in alta montagna … molto alta …

Oppure si accetta il secondo principio della termodinamica e le sue applicazioni.

Chissà quanti no-vax utilizzano il telefono cellulare per comunicare, nonostante il suo funzionamento si basi (anche) sulle leggi dell’elettromagnetismo: certo possono lamentarsi del ‘5G’, ma si lamentano se un messaggio o un’immagine non vengono trasferiti istantaneamente in qualunque luogo del globo terraqueo.

Chissà se i no-vax guardano la televisione (ancora elettromagnetismo), o prendono la nave o l’aereo per andare in vacanza (fluidodinamica), o utilizzano detersivi (chimica), o …

Chissà se hanno dei pannelli solari sul tetto, o delle lampadine a LED …

Chissà se i no-vax utilizzano il navigatore ed il GPS, che può funzionare soltanto padroneggiando la Teoria della Relatività …

Chissà se in casa hanno rubinetti con l’acqua corrente (li sfido a portare in casa propria tutta l’acqua che consumano ogni giorno senza padroneggiare elettrodinamica, fisica dei materiali, idraulica, etc.

Chissà come sarebbe la vita dei no-vax se non fossero stati vaccinati in gioventù contro Poliomielite, Epatite ed altre otto malattie potenzialmente fatali, …

E comunque i complottisti no-vax possono approfittare proprio del metodo scientifico per dimostrare le proprie teorie: è sufficiente prendere una fiala (scelta a caso) di vaccino, ed analizzarne il contenuto con gli strumenti più sofisticati.

Ma non lo faranno mai, perché se non dovessero trovare nulla, dovrebbero ammettere di avere torto e non avrebbero più scuse per non vaccinarsi (ovviamente a meno di patologie personali pregresse).

Ovviamente non è possibile che ognuno studi tutto lo scibile umano: laddove non è possibile verificare direttamente, ci si fida di un delegato (qualcuno che ha studiato la materia specifica): in realtà, il fidarci di qualcuno è una cosa che facciamo abitualmente, delegando un condomino in assemblea condominiale, o votando un politico alle elezioni …

Tasse e Servizi mercoledì 14 luglio 2021

Posted by andy in pensieri, vita quotidiana.
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In tanti anni posso contare sulle dita di una mano le persone che erano orgogliose di pagare le tasse per il proprio Stato.

Il mugugno sul pagamento delle tasse supera di gran lunga quelli per il fatto che non si trova più parcheggio e che non ci sono più le mezze stagioni … 🙂

Eppure tutte queste persone che si lamentano danno per scontato di avere l’elettricità (ed Internet) in casa, l’acqua corrente, le strade asfaltate, l’illuminazione stradale notturna, etc. etc. etc.

Nessuno si chiede come sarebbe la propria vita senza acqua corrente e senza fognature: eppure qualcuno paga per costruirle e mantenerle in buon funzionamento.

Nessuno si chiede quanto ci metterebbe ad andare al lavoro se le strade fossero sterrate e con le buche e se non vi fossero i semafori.

Nessuno si chiede come potrebbe far valere i propri diritti se non venisse pagato il personale delle forze dell’Ordine e della Magistratura.

Nessuno si chiede come potrebbe mangiare frutta non di stagione se non vi fosse qualcuno che paga per avere porti ed aeroporti.

In tanti si lamentano di chi non paga le tasse, ma poi non si fanno fare la fattura dall’idraulico, vanno a godersi la pensione in paesi a tassazione agevolata, prendono la residenza nella seconda casa, e votano che promette condoni edilizi e fiscali.

Le ragioni e le cause sono tante, ed un giorno o l’altro mi lancerò in una possibile analisi.

Certamente si percepisce il segno di una scuola che fa troppo nozionismo e non insegna a ragionare e di un paese troppo individualista per poter riconoscere ed apprezzare il valore del bene comune.

L’Anisotropia della Mente Umana martedì 13 luglio 2021

Posted by andy in pensieri, vita quotidiana.
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In natura è piuttosto raro riscontrare comportamenti che abbiano comportamenti differenti a seconda di come li si consideri.

La mente umana è quindi una peculiare eccezione a questa uniformità, manifestando un’anisotropia assolutamente degna di nota.

Vi sarà certamente capitato di osservare come molte persone siano in grado di aprire le porte, ma non di chiuderle, o di accendere le luci entrando in una stanza, ma non di spegnerle uscendo.

Per non parlare di rubinetti aperti ma non chiusi, di bottiglie per cui andiamo al supermercato ma che non siamo in grado poi di portare ad un bidone della spazzatura (per di più vuote, e quindi più leggere!).

Nel novero delle anomalie non può certo mancare il fatto che gli italiani si lamentano di chi non paga le tasse, ma poi si guardano bene dal farsi fare la fattura da idraulici, elettricisti e dentisti per risparmiare qualche Euro di IVA …

L’elenco potrebbe continuare a lungo, ma la cosa più interessante su cui indagare è la causa che porta a siffatti comportamenti.

Certamente una delle cause è il (troppo?) benessere in cui viviamo: il consumismo ci ha portato a pensare che tante, troppe cose non costino nulla o costino così poco da non meritare la nostra attenzione ed il nostro tempo.

Un altro aspetto, tuttavia derivante direttamente dal consumismo, è che ci siamo convinti che il tempo sia ben speso soltanto se si spendono dei soldi, ed e per questo che ci si considera insoddisfatti se si lavora o se ci si gode qualche minuto di tranquillità, perché ci siamo costruiti dei miti in stile vacanza ad Honolulu.

E pertanto siamo disposti a pagare di più la bolletta della corrente e quella dell’acqua perché ci siamo convinti che anche quel breve istante che ci costerebbe chiudere un rubinetto o una porta sia tolto alla ‘felicita’ per cui ci stiamo alacremente affaticando.

Probabilmente riuscire ad apprezzare lo spegnimento di una luce e la chiusura di un rubinetto aiuterebbe a dare un po’ più di valore al proprio tempo ed alla propria vita (forse inquinando anche un po’ meno …!).