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Immigrazione e solidarietà mercoledì 30 luglio 2008

Posted by andy in Miglioramento.
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Riprendo un’idea che mi fu presentata tanto tempo fa, e che può essere che sia anche stata attuata da qualche stato europeo.

Ogni giorno il telegiornale ripropone la drammaticità dell’immigrazione clandestina, e del suo costo in vite umane ed il suo costo sociale.

Vengono da noi cercando la terra dell’oro, una terra che ormai ha ben poco da offrire persino ai propri abitanti.

E la crescente offerta di mano d’opera fa tendere al ribasso gli stipendi.

E nel frattempo i paesi da cui gli immigrati provengono si impoveriscono ogni giorno di più, mancando le prospettive di crescita ed evoluzione.

I finanziamenti dei fondi mondiali, si sa, difficilmente arriveranno nelle tasche del popolo.

Ma cosa si può fare? Ebbene, una cosa si può davvero fare.

Occorrerebbe gestire l’immigrazione con uno spirito diverso, più costruttivo.

Si potrebbe fare in modo che una parte dello stipendio guadagnato dall’immigrato venisse accreditata su un conto nel paese d’origine; in questo modo dopo un po’ di tempo l’immigrato si troverebbe ad aver imparato una professione e ad aver accumulato un piccolo capitale in patria, ove potrebbe tornare con uno spirito da imprenditore, portando professionalità e lavoro.

E la cosa potrebbe tornare utile anche alla nostra industria, che potrebbe essere interessata a rinnovare il proprio parco di macchinari vendendo per poco le proprie macchine vecchie a questi nascenti imprenditori, che potrebbero proseguire la produzione nel proprio paese, a costi inferiori ai nostri.

In questo modo nel nostro paese si potrebbe puntare sull’innovazione, avendo la certezza di un volano che sostiene la produzione tradizionale nel periodo di transizione.