sostituiamo il buon senso … martedì 12 Maggio 2009
Posted by andy in Internet e società, tecnologia.Tags: codice della strada, controllo della velocità, GPS, londra, sicurezza
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l’azienda dei trasporti di Londra (TfL) ha finanziato con 400mila sterline la realizzazione di un dispositivo, l’Intelligent Speed Adaption (IPA), equipaggiato con antenna GPS, il quale è in grado di localizzare la posizione dell’automobile e, accedendo in tempo reale ad un database dei limiti di velocità, di determinare la velocità consentita dalla legge. Una volta confrontata questa con quella tenuta dall’automobilista, è in grado di controllare la potenza erogata dal motore affinché il mezzo non ecceda il limite.
Insomma, invece che educare la gente, si tende a sostituire il suo cervello con un apparecchietto elettronico stupido, in grado soltanto di limitare la velocità.
A furia di regolamentare si sta perdendo il buon senso e la capacità di ragionare.
Autostrada del sole … deserta … non c’è nessuno … faccio i 140 … autovelox … multa.
Città, passaggio pedonale di fronte ad una scuola, faccio i 50 … nessuna multa.
Mi raccontava una persona che ha vissuto per un po’ di tempo a Los Angeles che gli è capitato di veder multare auto perché rispettavano il limite delle 65 mph quando tutto il traffico andava a 70. Perché? ma è semplice! Perché intralciava la circolazione.
Non per niente la sperimentazione la faranno fare con veicoli che non supereranno mai i limiti di velocità perché costantemente immersi nel traffico: autobus a due piani, taxi, …
Vogliamo fare un altro esempio nostrano? Incredibilmente, qualcuno ha scoperto che il maggior rischio di morte sulle strade ce l’hanno i ciclisti, ancor più che i motociclisti.
Eppure, se in auto o in moto non ti funzionano le luci, ti danno la multa (in teoria, in pratica non fanno nulla, ma il codice della strada lo prevede).
Al contrario è possibile andare in bicicletta nella nebbia con il cappotto scuro, senza fanalini né catadiottri, e se un automobilista ti investe è colpa sua.
Torno a ribadire: qui non è un fatto di tecnologia; occorre soltanto tornare a ragionare (i politici per primi, ed i cittadini ancor di più, perché non votino simili incapaci).
In ogni caso, ben venga la tecnologia, così un bel giorno potremo smettere di stare al volante, e potremo impiegare il nostro tempo in modo più costruttivo, interessante ed ameno.