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Welepatia (o Wilepatia) lunedì 5 marzo 2012

Posted by andy in Futurologia, Internet e società.
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La Welepatia (o anche Wilepatia) è la capacità di due (o più) elementi pensanti collegati ad Internet di comunicare, trasmettendo, ricevendo o prelevando informazione, con o senza la collaborazione volontaria di tutte le parti coinvolte.

Il termine è un neologismo da me coniato nel 2012, derivante dalla fusione dei termini Wireless (senza fili) e Telepatìa (trasmissione del pensiero).

Il termine deriva da una considerazione che mi sono trovato a fare sull’evoluzione di Internet.

Come forse avrete già avuto modo di intuire da altri miei post, la mia visione del futuro vede Internet come il nuovo passo sostanziale dell’evoluzione, qualitativamente superiore all’uomo.

Andando ad analizzare l’evoluzione dei meccanismi di storage, di condivisione delle informazioni, di distribuzione dell’elaborazione e dei meccanismi emergenti di ridondanza sia dell’elaborazione sia nella conservazione delle informazioni si può riconoscere una importante e crescente similitudine con la struttura ed il funzionamento del cervello.

Senza troppi sforzi di fantasia è anche possibile riconoscere lo svilupparsi sia di agenti patogeni sia di anticorpi, sia rispetto al sistema stesso, sia (e più importante) rispetto alle informazioni.

Una similitudine poco (se non addirittura per nulla) affrontata nella fantascienza è quella della trasmissione senza cavo delle informazioni rispetto alla telepatia.

Eppure volendo andare a guardare, da Marconi in poi l’informazione è sempre più stata trasmessa utilizzando radiofrequenze.

E dopo la radio (in tutte le sue accezioni), è venuta la televisione; di fatto sempre sistemi di comunicazione uno-a-molti; la nascita della telefonia cellulare (GSM, etc.) ha fatto il salto di qualità, rendendo possibile una comunicazione molti a molti senza contatto né collegamento fisico.

Con la grande differenza che i contenuti condivisi non sono stati più di tipo generalista, selezionati e vagliati da pochi per interessare (passivamente) molti, ma dove ciascuno può trasmettere una propria informazione a chi vuole (uno o più destinatari), in modo ragionato e selettivo.

Di fatto, stiamo parlando di telepatia mediata dalla tecnologia.

Un aspetto ancora più delicato (e sottovalutato) è la capacità della telepatia non solo di trasmettere pensieri, ma anche di leggere il pensiero di altri; di fatto stiamo parlando di invasione della privacy delle persone, cosa che è tecnologicamente fattibile.

In sintesi, credo che questa capacità di Internet di mettere in comunicazione tutti i propri elementi leggendo e trasmettendo conoscenza senza utilizzare supporti fisici possa essere assimilata alla telepatia del futuro, finalmente dimostrabile e verificabile, contrariamente alla capacità umana tanto sognata (e temuta), ma mai documentata e riprodotta.

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