Google Chrome: perché? lunedì 8 settembre 2008
Posted by andy in Futurologia.Tags: Chrome, Google, Microsoft, oper source, ragioni nascoste, suite di office automation
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Qual’è la vera idea che sta dietro a Google Chrome?
Di browser ce ne sono già tanti, e a parte i nuovi skin e gli accorgimenti per aumentarne l’usabilità, anche la guerra sulle prestazioni sembra convergere verso valori limite.
E allora perché un nuovo browser?
In effetti, uno dei punti di forza di Google è l’accessibilità e l’usabilità dei propri servizi indipendentemente dal sistema operativo e dallo strumento utilizzato, ed il valore dei suoi servizi non cambia in relazione a come vi si accede.
Anche un nuovo browser non dovrebbe discostarsi da questa interpretazione.
E allora perché?
Occorre sicuramente tornare all’obiettivo su cui si fonda Google: controllare e veicolare tutta l’informazione mondiale, con la collaborazione degli internauti.
Come è vero da sempre nel mondo del software, anche la più bella applicazione finisce nel cestino se non è facilmente utilizzabile.
E quindi, per fare in modo che le informazioni non rimangano chiuse sui PC degli utenti, o non vengano veicolate attraverso servizi di altri, il miglior modo è quello di realizzare applicazioni alternative, più semplici, più economiche, e soprattutto che rispondono in tempo reale alla digitazione dei contenuti.
Complice di Google è un mercato monopolizzato, ed ormai arrivato a saturazione.
La politica di Microsoft di accettare tacitamente la copia del proprio software per divenire lo standard di fatto le ha consentito di divenirlo effettivamente, e quindi di poter ‘ricattare’ il mondo, partendo con azioni legali e rastrellando montagne di denari per le installazioni non licenziate.
Il mercato ora si sente messo alle corde, e si chiede come mai debba pagare montagne di soldi per continuare a scrivere documenti, fare quattro conti, navigare su Internet ed utilizzare la posta elettronica.
La risposta si chiama Free Software, ed ancor più Open Source, perché ormai sono pochi a fidarsi di ‘scatole nere’ di proprietà di società estere di cui non si sa nulla, o peggio di cui si sa fin troppo.
Altro aspetto non irrilevante è che è diventato necessario per molti il fatto di poter disporre dei propri dati anche fuori di casa o fuori dal proprio ufficio, ma mettere in piedi un proprio server connesso ad Internet non è proprio una cosa da tutti, ed aprire il proprio computer a tutti è fonte certa di problemi.
A questo si può aggiungere che prima o poi tutti hanno dovuto portare tutti i propri documenti da un vecchio computer ad uno nuovo (e tutti sanno quanta fatica è costato il ricreare un ambiente equivalente a quello originale!), oppure è capitato di perdere dati e documenti a causa di un salto di corrente o di un hard disk che ha deciso di ritirarsi a vita migliore.
L’alternativa è stata una sola: depositare tutti i propri file e la corrispondenza, le foto, etc. su un server accessibile da Internet.
Il primo passo è stato quello di realizzare delle alternative alle suite di office automation, ed in questo modo anche i documenti personali, e spesso di lavoro, finiscono su questi server.
E con questo MS Office viene tagliato fuori.
Nel frattempo è successa una cosa, a cui i più non hanno dato molto rilievo: i nuovi firmware e BIOS dei computer che acquistiamo stanno diventando sempre più free, in generale derivati da Linux, e con questo si portano dietro una serie di applicazioni di base che possono funzionare anche senza aver caricato un intero sistema operativo: stiamo parlando, come minimo di un browser.
… sono poche le cose che oggi non si possono fare avendo soltanto un browser …
Ed eccoci arrivati a Google Chrome: è stato progettato per divenire di fatto un sistema operativo non di rete, ma di Rete: la sua architettura lo mette in condizione di poter funzionare, in un prossimo futuro, indipendentemente da un sistema operativo come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi; si appoggerà direttamente al BIOS del sistema.
E con questo vengono tagliati fuori anche i sistemi operativi (Windows in primis).
Yahoo ha il fiatone, Microsoft non ha le capacità per scrivere software pensato con gli occhi degli utenti, il software ed i servizi di Google sono gratuiti … ed il gioco è fatto!
Ieri Google ha annunciato (http://googleblog.blogspot.com/2009/07/introducing-google-chrome-os.html) che verso metà 2010 verrà rilasciato Google OS, un Linux sostanzialmente destinato a far girare il proprio browser.